Cosa fare per evitare questo tipo di problema e come intervenire in caso di opposizione
Con il termine “figlio naturale” s’intende il figlio nato al di fuori del matrimonio.
Sia la madre che il padre possono compiere il riconoscimento del figlio, sia in modo separato che congiunto, e anche se sposati con un’altra persona.
In materia di filiazione c’è stata una vera e propria riforma, che risale al 2012 con la legge n.219, che ha provveduto ad equiparare lo stato giuridico dei figli legittimi (nati all’interno del matrimonio) e di quelli naturali; l’anno successivo, il decreto legislativo 154 ha poi eliminato definitivamente ogni discriminazione anche tra figli incestuosi e figli adottivi; oggi la legge parla di figli tout court.
Il riconoscimento
Tramite il riconoscimento del figlio naturale un soggetto dichiara di essere genitore biologico, trasformando così l’atto di procreazione in uno stato di filiazione, rilevante per il diritto.
La procedura del riconoscimento richiede la compilazione di una dichiarazione, ed è considerato un atto solenne e irrevocabile, che deve essere alternativamente formalizzato:
- Nell’atto di nascita;
- In una dichiarazione davanti all’Ufficiale dello stato civile;
- In un atto pubblico (sono quelli redatti davanti ad un pubblico ufficiale, ad esempio un notaio);
- In un testamento (qualsiasi sia la forma);
- In una domanda presentata al Giudice Tutelare.
L’atto non può più, quindi, essere revocato per nessuna ragione, tranne che in casi particolari previsti per il disconoscimento.
Se la madre si oppone al riconoscimento
Ma cosa succede se la madre si oppone al riconoscimento da parte del padre biologico?
Partiamo dal presupposto secondo il quale, se un genitore naturale ha già effettuato il riconoscimento, l’altro deve ottenere il suo consenso per farlo.
Se la madre si oppone al riconoscimento presso l’anagrafe, il padre biologico deve presentare un ricorso al Tribunale dei minori competente, ricorrendo a un procedimento giudiziale.
Il Tribunale, in questo caso, avrà il compito di verificare l’effettivo rapporto di parentela del genitore naturale con il minore, così che il genitore richiedente possa poi entrare regolarmente in possesso di tutti i suoi diritti e dei doveri verso il figlio riconosciuto.
Anche se la madre si oppone al riconoscimento, infatti, non è possibile negare il consenso a questo, se risponde agli interessi del minore, a differenza di quanto accadeva nella normativa precedente; in questo caso, come abbiamo visto è possibile rivolgersi al Giudice.
Per evitare il sorgere del problema, il primo passo che deve fare il padre biologico, è quello di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno per diffidare la madre dall’opporsi, entro una certa data, al riconoscimento: così tutto potrà svolgersi regolarmente e senza bisogno di ricorrere alle vie legali