Ecco con quale procedura è possibile chiedere la riduzione di un assegno di mantenimento
Sapere come chiedere la riduzione di un assegno di mantenimento potrebbe essere d’aiuto a molta gente in difficoltà. L’obbligo a versare un assegno di mantenimento è stabilito dalla Legge sul divorzio; la somma e le modalità vengono stabilite dal Giudice che pronuncia la sentenza di separazione o di divorzio; questo deve tenere conto di diversi fattori:
- Condizioni dei coniugi (abitudini, ambiente sociale, stato di salute ecc.);
- Ragioni della decisione (quelle che hanno portato al divorzio o alla separazione);
- Contributo umano ed economico dato da ciascun coniuge;
- Reddito di entrambi;
- Tenore di vita tenuto durante la vita matrimoniale;
- Tutto quello che valutato anche in rapporto alla durata del matrimonio (ad esempio un matrimonio breve potrebbe indurre il Tribunale a non concedere l’assegno).
La somma stabilita può poi subire delle modifiche, oltre a quelle dovute alla rivalutazione Istat che va fatta ogni anno; è possibile, infatti, richiedere anche una riduzione di un assegno di mantenimento in determinati casi.
Questa richiesta può essere giustificata da un peggioramento delle condizioni economiche del coniuge che è obbligato al suo versamento mensile.
Vediamo in base alla casistica la procedura che è necessario seguire per ottenere la riduzione di un assegno di mantenimento.
Peggioramento condizioni economiche
Capita molto spesso che il coniuge obbligato al versamento dell’assegno, si trovi ad un certo punto, in difficoltà economiche tali da non poter provvedere a corrispondere più per intero la somma stabilita; nonostante questo, comunque il soggetto non ha il potere di interrompere il versamento, né di provvedere alla riduzione di un assegno di mantenimento di propria iniziativa.
E’ necessario infatti un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, che concede il permesso solo se ricorrono dei presupposti, grazie ai quali il Giudice può disporre la diminuzione della somma stabilita precedentemente; ad esempio se:
- Sopravviene lo stato di disoccupazione dell’obbligato;
- Il beneficiario viene assunto;
- L’obbligato forma un nuovo nucleo familiare;
- Avviene una riduzione delle risorse umane dell’obbligato.
La riduzione di un assegno di mantenimento è infatti possibile perché i provvedimenti relativi ai coniugi, tramite la sentenza di separazione, sono basati su circostanze relative al momento in cui sono adottate.
Nel caso in cui si verifichi una delle situazioni prima descritte, il coniuge che versa l’assegno può rivolgersi al Tribunale tramite un ricorso, con il quale chiede la revisione del provvedimento di separazione, allegando la documentazione relativa alla sua situazione; con questa è possibile dimostrare che sono intervenute delle condizioni tali da dover modificare l’importo stabilito in precedenza per il mantenimento.
Presentato il ricordo al Tribunale, il Presidente fissa l’udienza, durante la quale sente i coniugi e provvede all’ammissione dei mezzi istruttori (consulenza tecnica, testimoni, indagini patrimoniali, accertamento della Polizia tributaria e così via), e nel caso in cui vada tutto a buon fine, dispone la riduzione con un decreto motivato.