Quali documenti occorrono per contrarre matrimonio con un cittadino extracomunitario
Matrimoni misti e matrimonio con un cittadino extracomunitario: se ne sente spesso parlare: si tratta di quelle unioni che hanno come protagonisti cittadini provenienti da Paesi differenti.
Le cose non sono semplici in questo tipo di matrimoni, non solo a causa delle differenze culturali che caratterizzano gli sposi, ma anche per la farraginosa burocrazia che si deve affrontare per arrivare in regola al giorno delle nozze e far sì che il matrimonio sia valido.
Perché basta l’assenza di un documento a far saltare tutto.
Ecco perché è quindi importante informarsi per tempo, magari mesi prima della data stabilita per le nozze, e darsi da fare per recuperare tutti di documenti richiesti nel Paese dove gli sposi convoleranno a nozze.
Anche nel nostro Paese è possibile contrarre legalmente matrimonio con un cittadino extracomunitario.
I matrimoni celebrati con rito civile e tra un cittadino italiano e uno straniero sono in costante aumento e probabilmente questa tendenza non si fermerà vista la facilità con la quale le persone si spostano oggi di Paese in Paese.
Secondo la nostra legge, lo straniero che deve sposarsi con un cittadino o una cittadina di nazionalità italiana deve presentare una serie di documenti per far sì che il matrimonio con un cittadino extracomunitario possa essere definito valido.
È necessario quindi produrre:
- Documento d’identità valido sul piano internazionale (passaporto).
- Certificato di nascita proveniente dal proprio paese di nascita tradotto e autenticato presso l’Ambasciata Italiana del Paese d’origine.
- Nulla osta dalla parte del proprio Paese d’origine per contrarre liberamente matrimonio con un cittadino extracomunitario. Dal documento, rilasciato dagli uffici di competenza del Paese di provenienza – che corrispondono in Italia all’ufficio anagrafe, deve risultare che secondo la legge del Paese non ci siano impedimenti al matrimonio.
Come nel caso del certificato di nascita, il nulla osta deve essere tradotto e autenticato presso l’Ambasciata Italiana del Paese di provenienza.
È necessario ricordarsi di far tradurre in lingua italiana e autenticare presso l’Ambasciata d’Italia del proprio Paese d’origine sia il nulla osta che il certificato di nascita, affinché possano essere accettati dall’Ufficiale di Stato Civile del comune dove gli sposi convoleranno a matrimonio.
Per richiedere il nulla osta e il certificato di nascita vi è anche la possibilità di delegare un parente o un connazionale.
La persona dietro la presentazione di regolare delega, si presenteràà a richiedere i documenti e, in seguito, si recherà presso la sede dell’Ambasciata italiana del Paese, per richiedere la legalizzazione dei certificati ossia la convalidazione della traduzione dei documenti che vanno ufficializzati, altrimenti sono da ritenersi nulli. Sarà la persona stessa, e non l’Ambasciata, ad inviarli in Italia nella maniera che riterrà più opportuna e sicura.
Una volta ottenuti i documenti necessari, la coppia si potrà recare presso il comune di residenza della persona che vuole sposare per consegnarli e richiedere all’Ufficiale di Stato Civile le pubblicazioni di matrimonio.
C’è da sottolineare che anche nel caso in cui l’interessato non abbia un permesso di soggiorno valido, l’Ufficiale di Stato Civile non può rifiutarsi di procedere alle pubblicazioni e quindi di celebrare il matrimonio con un cittadino extracomunitario.